venerdì 23 luglio 2010

superiamo emergenza sicurezza: oltre al diritto, c'è anche l'interesse, 1,5 mld

Emergenza sicurezza: Adoc, conferenza dei servizi per sapere quali sono le azioni in difesa dei cittadini. Danni sociali per un miliardo e mezzo di Euro in due anni.

“Negli ultimi giorni sono aumentati gli allarmi per gli assalti in villa. Questi, sono seguiti agli allarmi per le rapine in banca, per gli scippi, per l’usura, il pizzo. A dar retta alle cronache, abbiamo sia la mafia che la microcriminalità. A noi non vanno bene né la prima, né la seconda.” Ad affermarlo è Claudio Melchiorre, presidente Adoc.
“Chiediamo a nome della cittadinanza di sapere cosa si sta facendo sul fronte della lotta alla criminalità. Siamo convinti che lo Stato e le polizie locali siano largamente sufficienti per un’opera di contrasto efficace, tanto per la bravura che per il numero degli effettivi. Se così non è, dobbiamo saperlo.”
Secondo l’Adoc il danno derivante dal nuovo fenomeno delle rapine in villa che si aggiunge alla recrudescenza di fattori di microcriminalità è un danno enorme alle mire turistiche della provincia etnea. “Non possiamo immaginare alcuno sviluppo se non è garantita la sicurezza ai residenti ed ai turisti insieme. Né possiamo dare un’impressione di debolezza di fronte a queste bande, perché diversamente ci sarebbe una deriva verso la giustizia fai da te, a tutto vantaggio delle mafie. Se dovessimo fare due conti, l’impatto potenziale del perdurare di questa situazione è di una riduzione del valore immobiliare della provincia del 10-15% e l’impossibilità di far crescere le attività economiche con un blocco, se non un arretramento della ricchezza prodotta del 4-5% in due anni. Si tratta di danni per almeno un miliardo e mezzo di Euro.”
I consumatori hanno quindi chiesto ai sindaci, al Questore ed al Prefetto una riunione pubblica per sapere qual è la situazione della sicurezza a Catania e Provincia e cosa possono fare i cittadini per aiutare la Pubblica Sicurezza a fare il proprio lavoro.