martedì 4 maggio 2010

TIA: nulla cambia, tranne la chiusura degli uffici per i consumatori. Nuove denunce

Adoc: e nel silenzio Ato Simeto chiude tutti gli uffici

“Ato Simeto, l’ente che è riuscito in pochi anni ad accumulare debiti senza riuscire a gestire i rifiuti, a chiudersi in contratti capestro con fornitori che sono soci dell’assemblea, che rifiuta pervicacemente qualsiasi confronto serio e concreto con i consumatori, non ha risolto alcuna illegittimità del passato, ma chiude anche quei pochi uffici di rapporto con la cittadinanza che c’erano.” A dirlo è Claudio Melchiorre, presidente dell’Adoc che ha anche chiarito come molti consumatori si sono lamentati della chiusura, nel silenzio, prima dello sportello di Paternò e ora di quello di Misterbianco. “Ci domandiamo –ha proseguito Melchiorre - dove e come i cittadini possano uscire fuori dal garbuglio di illegittimità che non si è c erto concluso in questi mesi nonostante commissariamenti e cambi di gestione, considerato che non ci sono più interlocutori.”
Adoc ha quindi annunciato che, decorsi altri dieci giorni da oggi, nella speranza di sapere quali siano gli intendimenti della nuova gestione dell’Ato, l’associazione procederà con una nuova denuncia alla Corte dei Conti ed alla magistratura ordinaria per la valutazione delle spese e delle azioni dell’Ato in tema di assunzioni, appalti, determinazione delle spese e delle tariffe, applicazione dei regimi IVA, rapporti con i soci e danni alla collettività.
“I consumatori non vogliono fare denunce ma un clima collaborativo – ha dichiarato Melchiorre. Purtroppo gli amministratori hanno una strana allergia al confronto ed anzi quando hanno a che fare con una società di capitale e interesse pubblico non riescono a fare altro che cancellare l’interesse degli amministrati per tutelare gli amministratori e dipendenti. In sostanza, i subordinati svillaneggiano i loro azionisti. Questo non va bene.”

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